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Poco Tempo Per Sopravvivere

by Le Strade

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1.
A.M.F 02:57
bevo ad ogni festa e smetto di pensare al resto domani dovrei svegliarmi troppo presto e luci e folla intorno a me this is the end my only friend il mercato dei desideri è saturo reggono bene le oscillazioni del disagio venerdì al covo e sabato acido lisergico this is my generation arbeit macht frei/this is not life/i’m not ok e pensa che noi ci vedevamo astronauti tra le stelle sai che serve sempre il giusto balance per scegliere adesso se la ragione sia prigione tra nouvelle vague e working class this is the end my only friend il mercato dei desideri è saturo reggono bene le oscillazioni del disagio venerdì al covo e sabato acido lisergico this is my generation e pensa che noi ci vedevamo astronauti tra le stelle arbeit macht frei/this is not life/i’m not ok arbeit macht frei/this is not life/i’m not ok arbeit macht frei/this is not life/i’m not ok arbeit macht frei/this is not life/i’m not ok
2.
Sonny 03:31
da bambino già credevo nel destino ce l’abbiamo anche sul fondo, non c’entrano i soldi di mio padre nel suo conto ma quando scendevamo e vedevamo le coltellate e io che volevo andare tanto lontano e andare e andare non volevo il suo lavoro, la laurea di mio fratello sai dicono sia il mio esatto contrario e si può pensare che a mia madre piacesse divertirsi dai abbiamo lo stesso naso, solo profili diversi non calcolavo dove sarei finito se a raccontare storie o a fare l operaio in un altro emisfero il mondo non andava oltre il campetto  bastava la mano di un amico, stava tutto in un gesto oggi è solo un calcolo tra tette e carriera ma fidati che aspiro ancora ad una tua risata qui non si decide, forse si fa la scelta di non rincorrerla dopo che è scappata in spagna da bambino io mi sono perso abituato a cercare forse troppo spesso la via del ritorno e se adesso sono qui è anche grazie a quel peso era un ramo teso come quello che per te provavo ma è anche vero che prima o poi si deve andare avanti se incontri una stronza che ti ha bloccato negli anni ridi e pensa a quanto siamo stati dei coglioni ridi sulle dimensioni delle tue decisioni ricordi? ci si vedeva maradona per accorgersi alla fine che era solo una questione di sopravvivenza l’ultima canna, l’ultima canzone, l’ultima donna la penultima volta, la penultima volta, a chi mi ha odiato posso solo chiedere consiglio a chi mi ha dato amore posso solo ringraziarlo sonny come stai? sonny te ne vai? se ti vien da litigare puoi chiamarmi, se vuoi
3.
Ketama 01:51
4.
2.1.0.2 03:13
un romanziere del '900 scrisse che un giorno incarcereranno la nostra mente con le favole, disse che non avremmo potuto dubitare nasceranno codici, non più i nostri bambini iniettandosi numeri come fossero omogeneizzati un romanziere del '900 disse che in un tempo non troppo lontano i dissidenti sarebbero stati convertiti, una sola ideologia: la psicopolizia nasceranno codici, non più i nostri bambini iniettandosi numeri come fossero omogeneizzati nasceranno codici, non più i nostri bambini iniettandosi numeri come fossero omogeneizzati

about

“Poco tempo per sopravvivere” Ep

In arrivo il secondo Ep della giovane band bolognese Le Strade, che segue di due anni la pubblicazione del primo lavoro “Verso il confine” (maggio, 2013). Registrato e missato presso Lo Studio Spaziale, L’ep è una riuscita commistione di rock ed elettronica, dalla forte attitudine Anni ’90, con testi che rappresentano un grido (d’aiuto? d’allarme? di rabbia? di resa? di reazione?) di un’intera generazione di giovani. Tre brani e un interludio strumentale dall’impatto sonoro diretto che ben evidenziano l’attitudine live dei quattro musicisti. La traccia d’apertura A.M.F. è anche il primo singolo estratto dall’Ep, un brano che parla della disillusione nei confronti di una vita monotona e sempre identica, con la consapevolezza che i sogni non si realizzeranno mai. Sonny cita “Il parco della luna” di Lucio Dalla, un omaggio della band al celebre concittadino, mentre 2.1.0.2. riprende “1984″ di George Orwell, con nel finale l’inserimento di una registrazione audio di un’intervista a Orwell in persona.
Le Strade vogliono riscrivere il pop/rock italiano
vogliono parlare di quello che gli pare
vogliono i grandi palchi
vogliono la rivoluzione musicale
vogliono trovare spazio nell’immenso oceano che è oggi la società
vogliono un lavoro
vogliono pagare le bollette
vogliono scopare
vogliono bere
vogliono amici
vogliono viaggiare
vogliono una vita agiata
vogliono il futuro, non tanto il proprio, quanto quello dei propri figli
vogliono una casa
vogliono una poltrona da studio
vogliono e vogliono e vogliono e vogliono e vogliono e vogliono…
…ma in realtà non avranno mai niente di tutto questo!
Ecco cos’è “Poco tempo per sopravvivere“: il grido di una generazione che insegue affannosamente i sogni non propri, ma imposti dai modelli della società attuale. Seppur nella disillusione generale, Le Strade vogliono reagire a questa sorta di apatia emotiva, con la convinzione che la vita riserva altre cose, spesso più importanti dei sogni descritti nell’elenco. Le Strade forse non avranno figli o non sfonderanno mai abbastanza, ma sicuramente andranno sempre avanti inseguendo quello che sentono dentro di loro, senza farsi condizionare… perchè questo è ciò che conta realmente.

credits

released May 4, 2015

Credits

Musica: Alessandro Brancati
Testo: Alessandro Brancati
Produzione Artistica: Alessandro Brancati/Roberto Rettura
Registrato/Mixato/Masterizzato presso Lo Studio Spaziale (BO)
————–
Le Strade:
Alessandro Brancati – voce e synth
Davide Baldazzi – chitarra
Manuel Santarcangelo – basso
Alessandro Soggiu – batteria

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Le Strade Bologna, Italy

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